VII concorso “In scena la poesia” AAA: abilità, autenticità, autonomia
Descrivi in 300 parole un’emozione: ogni poesia è un’emozione condensata, vapore bollente che incontra una zona fredda e ritorna goccia. Non c’è da stupirsi se gli innamorati disegnano cuori sulle finestre appannate. Lapoesia non è una torta a specchio, non segue una ricetta, ha bisogno, invece, di attivatori, di lieviti invisibili. Gli insegnanti hanno usato tecniche diverse per orientare la navigazione, attingendo alla tradizione più alta dell’Italia, – Don Milani, Rodari, Calvino, Festa, – ma valorizzando anche il WRW, pratica didattica americana relativamente nuova e fresca, che fa della classe un laboratorio di scrittura creativa di cui il concorso è la vetrina.
Grazie all’approccio educativo del WRW, si curano tre aspetti indispensabili per la crescita umana degli allievi: l’abilità (l’arte), l’autenticità e l’autonomia. Partendo da ciò che sente di vivo in lui/lei, il poeta inizia a comporre senza condizionamenti e si accorge di stare già pedalando da solo per l’alto mare aperto.
Se ci sentiamo efficaci, diventiamo anche capaci di compiere piccoli miracoli e le poesie del VII Concorso appartengono alla tipologia di dono che è la trasformazione: il bambino-scrittore, prima di tutto, è un bambino-lettore che si emoziona attraverso le sfumature del linguaggio, del suono contenuto nelle vocali, ed ha il coraggio di rivelarlo, trasmutando il suono in voce. Ecco appunto: 300 parole.
Responsabile concorso poesia: SM