"Smascheriamo le Emozioni!”
Il progetto sull’inclusione è stato sviluppato dagli insegnanti della scuola secondaria di primo grado di Borghi e dagli alunni che sono stati i veri protagonisti, un grande progetto che ha messo al centro le emozioni, un viaggi vissuto insieme attraverso varie attività che hanno trasformato la scuola in un laboratorio creativo dove alunni e alunne hanno potuto riflettere sull’importanza di accettare e valorizzare le differenze, creando WordArt, slogans, segnalibri e attività di scrittura creativa (caviardage) partendo da un elemento comune a tutti: le emozioni. Ogni attività è stata pensata per mettere in comunicazione i ragazzi, favorendo la collaborazione e l’inclusione con il grande obiettivo di promuovere solidarietà, rispetto e aiuto reciproco.
Il filo conduttore comune è stato riconoscere ed identificare le emozioni, sintonizzarsi con quelle dei compagni e riuscire ad esprimerle in modo più consapevole.
Tra le attività più apprezzate, il laboratorio di recitazione ha regalato momenti di grande intensità emotiva. I ragazzi si sono cimentati nella drammatizzazione di situazioni quotidiane, affrontando temi come l’amicizia e l’empatia.
La visione di film e cortometraggi è stata un’altra tappa fondamentale del progetto.
Pellicole selezionate con cura, come “La musica nel cuore” e “Emoji, accendi le emozioni”,hanno offerto spunti di riflessione sulle emozioni e sull’importanza dell’accoglienza. Al termine di ogni visione, gli studenti hanno partecipato a momenti di dibattito, condividendo le loro impressioni e confrontandosi sulle tematiche emerse.
Non poteva mancare un laboratorio di scrittura, dove gli alunni hanno dato voce ai propri pensieri e sentimenti. Storie, albi illustrati, poesie e riflessioni sono state uno strumento utile per imparare a guardarsi dentro e sintonizzarsi con le proprie debolezze e i propri punti di forza. Un albo illustrato come "La grande fabbrica delle parole" di Agnès de Lestrade, ha stimolato una profonda riflessione sull'importanza e sull'uso delle parole, invitando gli alunni a considerare il loro potere nel costruire relazioni positive. Da qui, sono nate iniziative concrete: gli alunni sono stati invitati a scrivere frasi gentili sui compagni di classe, a compiere gesti di gentilezza e a riflettere su come le parole e le azioni possano influenzare positivamente l'ambiente scolastico. L’ albo “Dentro Me” ha indotto riflessioni personali in cui gli alunni si sono guardati dentro per comprendere le proprie incertezze e paure e come esse possono essere superate con l’ aiuto degli altri e della fiducia in se stessi.
Questo percorso ha favorito non solo la crescita individuale, ma anche la coesione del gruppo classe, promuovendo un ambiente scolastico più accogliente e inclusivo.
Attraverso l'arte, la creatività e la gentilezza, gli studenti hanno imparato a esprimere le proprie emozioni e a comprendere quelle degli altri, sviluppando empatia e rispetto reciproco. Il progetto ha dimostrato come la scuola possa essere un luogo di crescita personale e collettiva, dove le differenze diventano una risorsa preziosa e dove ogni parola e gesto di gentilezza contribuisce a costruire una comunità più unita e solidale.
Infine, gli studenti si sono messi alla prova nella realizzazione di segnalibri a tema.
Attraverso colori, disegni e brevi frasi, ogni segnalibro ha racchiuso un messaggio di speranza, come un invito a superare i pregiudizi e a costruire ponti, anziché muri. I segnalibri sono stati regalati ai bambini della scuola primaria in visita nella giornata dell’Open Day.
La scuola ha dimostrato che, attraverso il dialogo e la creatività, è possibile costruire un ambiente inclusivo e accogliente, dove ciascuno si sente parte di un tutto, inoltre per gli alunni più fragili vedere riconosciuti i propri talenti e i propri progressi è stato fondamentale per costruire un'immagine positiva di sé.
I docenti hanno collaborato e progettato con cura le attività personalizzandole in base alle esigenze di ogni classe e soprattutto di ogni alunno.
Il progetto assume un grande valore educativo, didattico e culturale. Un’esperienza che resterà impressa nel cuore di tutti e che potrebbe diventare un modello per altre scuole.